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Impatto delle tecnologie informatiche su produzione, postproduzione e fruizione del sonoro cinematografico e televisivo |
Candidato: Danilo Cusumano Relatore: Massimo Carota Abstract: Il trionfo delle tecnologie ha offerto ai sensi dell’uomo soluzioni sempre nuove che sembrano affinare gli strumenti di percezione fino a poterne mutare la stessa natura. Nell’alluvione delle immagini che travolgono i nostri occhi la capacità di vedere è stata esaltata al punto da appannarsi e confondersi. Nel flusso indistinguibile dei profumi e degli odori che investono l’aria e l’ambiente in cui viviamo anche le nostre sensazioni olfattive hanno probabilmente perduto o trasformato gran parte dell’originario patrimonio delle naturali potenzialità. Così pure le papille gustative e le sensibilità tattili appaiono oggi profondamente modificate nel sistema delle percezioni corporee. Si pensi soltanto alla commistione dei sapori e al crescente impoverimento dell’uso delle mani. Forse però, l’ambito sensoriale entro il quale sembrano essersi verificate le evoluzioni e le mutazioni più significative è quello relativo alle capacità auditive, alla produzione dei suoni, alla loro trasmissione e fruizione. Le mediazioni tecnologiche tra le fonti sonore e le funzioni recettive hanno un ruolo sempre più determinante nella fisiologia della comunicazione. La qualità dell’ascolto è infatti largamente dipendente dagli apparati e dai veicoli di emissione sonora. Nell’inquinamento acustico provocato dal profusione delle sonorità presenti nella nostra vita quotidiana e dagli eccessi dei toni e dei volumi, degli accenti e dei rumori, dei fragori e dei frastuoni, che ci avvolgono e ci soffocano come in una camera pneumatica, la tecnologia può servire ad accentuare distorsioni e manipolazioni, contraffazioni e travisamenti sonori. Può secondare l’attuale tendenza che innalza i livelli di emissione e abbassa le potenzialità recettive in una rovinosa sequenza auditiva, che privilegia la quantità alla qualità. Può invece, nella ricerca della liberazione dei suoni da sovrapposizioni e impurità, contribuire a restituire la purezza perduta, la limpidezza dei suoni, il loro equilibrato e sapiente impatto con lo spazio, con l’ambiente circostante. Nella convinzione che la qualità del suono è direttamente proporzionale alla qualità dei suoi canali di trasmissione e alla eliminazione o riduzione degli attriti e delle frizioni esterne, quanto più sobria, essenziale e “nuda” sarà la sua propagazione, tanto più efficace, immediata e “naturale” sarà la sua fruizione. Da questo assunto teorico e dalla consapevolezza di queste questioni muove il presente studio sulle nuove tecnologie di produzione sonora nella cinematografia, nel tentativo di fare il punto sugli attuali apporti conoscitivi e sulle prospettive scientifiche ed empiriche che si aprono nel campo delle loro applicazioni pratiche. Si propone dunque una rassegna ragionata delle varie fasi evolutive degli apparati e dei dispositivi di cinematografia sonora, nei suoi complessi passaggi dalla presa diretta alla sala. Si verificheranno il peso e l’influenza che ha avuto la tecnologia nello sviluppo della cinematografia e nell’evoluzione, in particolare, degli effetti sonori. Si descriveranno i modelli adottati e i dispositivi via via sperimentati, unitamente alle innovazioni tecniche che prefigurano nuovi e inediti scenari nell’orizzonte della fisica dei suoni e della loro percezione sensoriale. |
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