You are here:
Home Project Works ArchiveINFO
Reserved Area
LOOKING FOR
Studio per un sistema descrittivo delle caratteristiche timbriche della distorsione dei segnali audio |
Candidato: Fabio Carusi Relatore: Riccardo Santoboni Abstract: Con l'avvento delle tecnologie digitali nel campo della produzione audio, si sono raggiunti livelli di linearità e rapporto segnale/rumore estremamente elevati. Se da un lato questo assicura una notevole fedeltà in tutta la catena di acquisizione, trattamento e riproduzione, dall'altro proprio l'estrema "trasparenza" del percorso del segnale rende, in molti contesti, il risultato meno gradevole all'ascolto. E' ormai opinione comune che le vecchie registrazioni analogiche abbiano un "suono" migliore rispetto alle primissime produzioni digitali in cui si ricercava la pulizia assoluta durante le fasi di acquisizione e produzione. Per questo si è ormai diffuso ampiamente l'uso di vari accorgimenti per restituire il "suono analogico" ai sistemi di produzione audio digitali. Attualmente, molti studi di registrazione e professionisti dell'audio scelgono le apparecchiature che usano non solo in base alla loro linearità, ma spesso anche sulla base del tipo di "colorazione" che queste introducono. In questo contesto si inquadra anche la scelta di inserire, nel percorso del segnale di uno studio digitale, elementi analogici o simulazioni che ne emulano la resa sonora (sia in forma hardware che di plugin software). La "colorazione" timbrica che rende più interessante il suono in tutte queste occasioni è dovuta in larga parte agli elementi non lineari presenti (o simulate via DSP) nel percorso del segnale. Più precisamente l'arricchimento timbrico è determinato dalle armoniche superiori generate per distorsione da tali elementi non lineari. Esiste poi un ambito specifico in cui la distorsione ha un ruolo ancora più importante: il trattamento del segnale della chitarra elettrica. In questo settore, la distorsione è usata in modo più o meno estremo per caratterizzare il suono in maniera determinante. Nonostante l'ampio utilizzo proficuo che ne viene fatto però, non esiste, ad oggi, un sistema oggettivo per rappresentare in modo significativo le caratteristiche della distorsione audio. Esiste una specie di "gergo" in ambito strettamente chitarristico per classificare le diverse distorsioni (overdrive, fuzz, british ecc.) ed esistono inoltre studi (alcuni dei quali presi in esame anche in questa tesi) che relazionano alcune caratteristiche percettive con alcuni parametri misurabili, ma non esiste un approccio strutturato e metodico al problema. L'unica misura vera e propria associata alla distorsione comunemente usata nel trattamento dei segnali è la quantità di distorsione totale. Questa misura è sufficiente a descrivere il fenomeno solo nel caso lo si consideri unicamente come un fenomeno negativo e quindi da minimizzare. Diverso è il caso in cui si voglia invece descrivere l'impatto di arricchimento timbrico introdotto da una distorsione: esistono diversi tipi di distorsione caratterizzate dal fatto che conferiscono una diversa "impronta timbrica" al suono che viene trattato ed è perciò del tutto evidente che un unico parametro, rappresentativo della mera intensità, non descrive il fenomeno in modo adeguato. Lo scopo di questo lavoro di tesi è iniziare lo studio per la definizione di parametri misurabili per la descrizione della distorsione audio. Tali parametri dovranno essere ovviamente coerenti a tutti quei contesti in cui la distorsione venga usata per "colorare" il suono e quindi essere in qualche modo rappresentativi di come la distorsione stessa influisca sul timbro del suono processato. |
© 2010 Master in Ingegneria del Suono - Via del Politecnico, 1 - T. 06 72597275 | All Rights Reserved
Facoltà di Ingegneria Uniroma2 | Università degli Studi di Roma Tor Vergata | W3C XHTML 1.0 | W3C CSS 2.1