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Percorsi di restauro |
Candidato: Roberto Capasso Relatore: Giuliano Radicciotti Abstract: Nel campo analogico, sono tre i fattori favorevoli per una buona resa del suono: - qualità della registrazione originale; - impianto usato per il riascolto; - stato fisico del supporto. Per garantire le migliori condizioni di riversamento è necessario studiare anche i vecchi sistemi di ascolto, in quanto non tutti gli odierni apparecchi sono in grado di riprodurre correttamente delle registrazioni avvenute anche un secolo fa. Inoltre, sono necessari i corretti settaggi, allo scopo di ottenere la desiderata migliore resa del suono. Dopo una breve catalogazione dei vecchi supporti sonori e dei loro mezzi di riproduzione, verranno descritti i dischi audio e i nastri magnetici, identificando i propri limiti e difetti; in un secondo tempo, saranno discusse le questioni relative alla pulizia dei dischi e dei nastri, identificando le cause di eventuali malfunzionamenti in fase di riproduzione: polvere e graffi nei dischi provocano dei rumori impulsivi, tanto brevi quanto forti, mentre per i nastri magnetici i principali problemi sono costituiti dalla “Sindrome dell’acetato” e dalla “Sindrome della perdita del collante” (in inglese rispettivamente Vinegar Syndrome e Sticky Shed Syndrome). Successivamente, sarà fatta una breve analisi dei procedimenti volti al restauro sia dell’informazione contenuta nel supporto, sia del supporto fisico stesso, a partire da un’operazione essenziale come quella del riversamento, che, se ben eseguita, può notevolmente avvantaggiare il restauratore, riducendo i tempi delle fasi successive. Concludendo, saranno mostrati i principali filtri di restauro (Declicker, DeHisser, DeNoiser…) e i principali software di restauro in commercio, sia quelli di fascia economica (ma validi per un restauro “domestico”) sia quelli altamente professionali. |
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